31 mar 2012

Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore.(J. Conrad)

28 mar 2012

Quando le tue intuizioni, le tue sensazioni istintive, il tuo cuore ti parlano al di là di ogni dubbio, non farti sviare dalle argomentazioni altrui dettate dalle paure. Che siano o meno animati da buone intenzioni, gli altri potrebbero condurti molto lontano dal raggiungimento della gioia.




Molte vite, un solo amore - Brian Weiss

24 mar 2012

Tratto da: NEVE di Maxence Fermine

Oggi ho voluto inserire una pagina del libro Neve di Maxence Fermine che mi è stato consigliato mesi fa. L'ho letto con infinito piacere e vi confesso che mi capita spesso di rileggerlo...


Cap. 29

Neve era diventata funambola per amore dell'equilibrio. Lei, la cui vita si svolgeva come un filo tortuoso, disseminato di viluppi che intrecciavano e scioglievano tra loro sinuosità della sorte e insipidezza dell'esistenza, eccelleva nell'arte sottile e insidiosa del fare evoluzioni su di una fune tesa.
Non si sentiva mai così a suo agio come quando camminava sul filo a mille piedi dal suolo. Dritto davanti a sé. Senza mai deviare d'un solo millimetro dalla rotta.
Era il suo destino
Avanzare passo dopo passo.
Da un capo all'altro della vita.



L'arte di perdere

L'arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall'intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell'ora sprecata.
L'arte di perdere non è difficile da imparare.

Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.

Ho perduto l'orologio di mia madre.
E guarda! L'ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L'arte di perdere non è difficile da imparare.

Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.

Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente,
l'arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo! ) disastro.
- Elizabeth Bishop - 

20 mar 2012

La coltre e la città (Marco Rotunno - Manilio Grandoni)

Il 14 marzo scorso, con immenso piacere ho partecipato alla presentazione del libro bilingue:
LA COLTRE E LA CITTÀ (Fermo e la nevicata del 2005 ) dello scrittore Marco Rotunno con foto di Manilio Grandoni: un libro, a mio avviso, già entrato a far parte del patrimonio culturale della città di Fermo.
Interessante e toccante la presentazione di Marina Venieri, sebbene la penna di Marco Rotunno e le straordinarie foto di Manilio Grandoni non hanno certo bisogno di grandi presentazioni, perché già sufficientemente eloquenti di per sé.
Ciò che più mi ha colpito di questo libro è come lo scrittore Marco Rotunno e il fotogiornalista Manilio Grandoni siano riusciti ad esprimere un'unica voce spinti semplicemente dalla silenziosa magia delle neve,vera ed indiscutibile protagonista del libro.
I contenuti visivi ed emotivi delle foto di un artista quale Manilio Grandoni hanno incorniciato lo stile intenso del racconto di Marco Rotunno, nel ricordo nostalgico del tempo andato, che riaffiora nelle emozioni suscitate dalla forza occulta di una abbondante nevicata, nella quale Marco e Manilio ritrovano tutta la bellezza della loro Fermo, la fantasia della loro infanzia, i giochi e il tempo del Natale.
In un mondo attuale, dove tutto è “touch”, “digital”, perdendo il vero significato delle piccole cose, l'arte di Manilio nell'immortalare la sua città nel luminoso e candido istante “particolare ed unico” e le palpabili descrizioni di Marco di una sorprendente e affascinante fase atmosferica, hanno riportato anche me al mio tempo d'infanzia e, per un lungo interminabile attimo,fissando le foto nel libro e scorrendo il testo... mi sono immersa nello straordinario e soffice candore di quella neve, che tutti amiamo.
La coltre e la città è un libro prezioso: sapientemente raccontato e raffigurato.

16 mar 2012

Con i libri non ci sono convenevoli.
Se trascorriamo la sera con loro è
perchè ne abbiamo veramente il desiderio.

M.Proust 

15 mar 2012

Comunicato stampa GueCi - Comune di Altilia

Con infinito piacere divulgo nel mio blog il comunicato stampa ricevuto dall'Associazione GueCi, che riguarda i vincitori del Premio Letterario Nazionale: Un libro amico per l'inverno 2011-2012.
Il seguente comunicato stampa è stato scritto con il cuore, lo stesso cuore che pulsa in una stupenda regione della nostra Italia, la Calabria! Mi ritengo fortunata di aver partecipato con il mio libro Penne d'aquila a questo Concorso.
Come italiana e neo scrittrice sento il dovere di sottolineare il prezioso impegno dell'Associazione GueCi che sostiene tutti gli autori emergenti e arricchisce ogni giorno il nostro patrimonio culturale!
Grazie!!
Susanna Polimanti

Comunicato Stampa GueCi – Comune di Altilia


Un Libro Amico per l’Inverno

Un concorso letterario, nato nel Sud e coinvolge quasi 1300 scrittori, apre
la  speranza: quella di vedere la Calabria aprirsi ad una nuova forma di
cultura.
Il 24 marzo la cerimonia della premiazione, che avverrà ad Altilia, nell’ex
Convento cinquecentesco dei frati cappuccini minori, alla presenza del Sindaco
Pasquale De Rose, di esponenti del consiglio regionale e della provincia,
sponsors privilegiati di questo premio letterario che onora la Calabria.E’
stato rivolto l’invito anche al presidente Corrado Calabrò che, oltre ad essere
l’uomo di spessore politico che tutti conoscono è anche un poeta e scrittore,
vanto della letteratura italiana di oggi.
Che la famiglia GueCi, da cui viene il nome dell’Associazione, non voglia
confrontarsi con nomi celebri come Alberti, o il comune di Altilia con quelli
Viareggio, Rimini, Pontremoli o altre sedi più o meno note di premi letterari,
è evidente, ma il vero merito è stato quello di proporre la Calabria, in un
momento difficile come quello che stiamo vivendo, in campo nazionale, con
umiltà, inviando un messaggio semplice ma completo: Un Libro Amico per L’
inverno.
1300 persone hanno risposto… non 1300 passanti ma gente che crede in una
realtà fatta di emozioni che trasportano qualcosa di più importante di una
differenza etnica, quelle stesse emozioni che fanno di un paese la sua
civiltà.
Alle cerimonia sarà presente Marco Caputi con il  messaggio e le emozioni di
un uomo che ha programmato la sua fine, andandosene senza disturbare, ma solo
per raccontare l’importanza di un diritto d scelta che nessuno può
condizionare. L’autore, romano ma che vive ad Anzio, è reduce da una carriera
di giornalista e vince il primo premio con ”L’ Urlo ed il Sussurro” delle
Edizioni Romana Editrice, 200 pagine di una trasparenza incredibile alla
ricerca  del non dolore.
Il secondo premio a  Stefania Jade Trucchi, psicoterapeuta romana, per “Il
Candore di un’Anima” edito da Sperling & Kupfer; delicato e commovente percorso
di un’anima alla ricerca dell’amore inteso nella semplice ma meravigliosa
emozione che da senso alla vita. L’autrice, viene da diverse esperienze nel
mondo editoriale e, pur dedicandosi alla famiglia e ai tre figli, è sempre alla
ricerca del filo conduttore delle emozioni trasmesse e ricevute. Emozioni e
sensazioni in ogni espressione legano la mente e l’anima al corpo con profumi
intensi che la natura ha elargito perché nella musica della vita le note si
rincorressero tra gli aromi quindi non è per caso che ha aperto anche un
enoteca nel centro di Roma.
Il terzo premio a Domenico Americo che risiede a Lavirago in provincia di
Pavia, per “Only You” edito da Albatros. L’amore tra Dave, ragazzo introverso
vittima di dipendenza dalla  madre, ed Ewa che vive un’esistenza burrascosa si
snoda al suono della famosa canzone cantata dai Platters che ha visto sbocciare
amori in ogni parte del mondo, Americo conduce il lettore lungo il percorso di
questa storia avvincente e magistralmente scritta. Si percepisce all’inizio
anche una sorta di autobiografia di un uomo che cerca di capire la parte
migliore del suo io, dedicata per anni dalla sua professione di cancelliere,
per poterla raccontare. Ha in preparazione un altro romanzo di fantascienza a
cui auguriamo nuovi successi.
Due premi speciali della giuria a Emilio Brancadoro per il suo “Il bambino che
ride alle statue” edizioni Kimerik e “Dio non produce scarti” di Matteo Donati
edito da EMI. Due premi speciali della giuria dei lettori: uno a Rocco Giuseppe
Greco per “L’ultima Brigantessa”e l’altro a Vincent Seneca per “E adesso mi
riscatto”.
Premio speciale presidente a Diego Vian con “Fornarino”
Quaranta menzioni speciali edizione 2012 completano la rosa degli Autori
prescelti
Un ringraziamento particolare va alla scrittrice e poetessa Anna Laura
Cittadino che, con la sua dedizione, professionalità e amore della cultura al
servizio del Paese, consegna alla Calabria un momento letterario che non va
dimenticato 


Comunicato stampa GueCi 12 Marzo 2012
Associazione Culturale  GueCi

12 mar 2012

Penne d'aquila


Premio letterario Un libro amico per l'inverno - Anno 2011
Penne d'aquila di Polimanti Susanna


8 mar 2012


Perché 'Donne' solo l'8 marzo??
Dedicato a tutte le donne

08/03/2012 - Un nuovo anno, ancora un " 8 marzo" ed una "Festa della donna".
Una festa traboccante di luoghi comuni e di patetiche sciocchezze, come mimose, cene per sole donne, e, riunioni per sole donne... magari con un motivo ed un'occasione in più per "strapazzare" il cosiddetto sesso maschile.
Perché, perché la donna dovrebbe essere "donna" solo l'8 marzo? L'intelligenza femminile dovrebbe servire a farsi la seguente domanda: io donna, ho veramente bisogno di un giorno particolare per essere donna? O,ogni giorno è, in realtà, un giorno da festeggiare?...
In effetti, la donna ricopre un ruolo importante ed elevato, anche se in passato non ha potuto svolgerlo come avrebbe dovuto.
A livello spirituale, il problema non esiste, che sia maschio o femmina, il valore dell'individuo dipende dalla sua evoluzione e non certo dal suo sesso. Quanto poi alle capacità intellettuali, stimolati allo stesso modo, uomini e donne mostrano lo stesso quoziente di intelligenza.
Non basta pretendere maggiori diritti e maggiore libertà, occorre anche che le donne sappiano assumere decisamente le responsabilità che il nuovo stato delle cose oramai impone.
La donna di oggi vive e lavora pienamente nella nostra società, fa politica e ricopre alte cariche sia istituzionali che imprenditoriali, eppure è ancora alla ricerca, di cosa...
E' ora che le donne comprendano che non serve continuare a battersi contro l'altro sesso, bensì occorre offrire solidarietà, comprensione e collaborazione, per migliorare la nostra società, anche se ciò comporta, a volte, fare un passo indietro rispetto all'uomo.
E' facile, infatti, constatare come questo sacrosanto miglioramento della posizione sociale e della vita delle donne abbia anche purtroppo portato con sé un netto peggioramento, in genere, dei rapporti con l'altro sesso: un gran numero di divorzi, di focolari domestici distrutti, di bambini intristiti e sbalestrati dalle lotte tra i genitori.
Le "femministe" hanno ancora molta strada da fare e fatiche da compiere e lacrime da versare...
Non lasciamoci frastornare da quelle che dicono che l'indipendenza per la donna è importante. Forse, un cuore pieno di sentimento, di umiltà, di disponibilità e, perché no, di un pizzico di tenerezza e femminilità in più, ci può regalare tanti giorni di festa e di rispetto in famiglia, nel lavoro, in politica e nella nostra complessa società.

Una donna, come voi tutte!



Susanna Polimanti

7 mar 2012

Una poesia di Anna Laura Cittadino


Amo moltissimo questa poesia di Anna Laura Cittadino e l'ho scelta oggi per aprire il mio blog. Non serve commentarla, è sufficiente leggerla...

Camminami  ancora accanto
           ( A mio padre)
Camminami ancora accanto
e spiegami perché il dolore
si assiepa all’improvviso
in un punto esatto del cuore
quando l’assenza tua
non si colma,
quando il ricordo
si frantuma in mille granelli di niente
che lasciano vuote le mani.
Spiegami cos’è l’inverno,
quando un freddo inconsolabile
imbavaglia le parole,
quando nessun caminetto acceso
riesce a scaldare
le stanze dell’anima.
Camminami ancora accanto
e  spiegami le meraviglie del vivere
e quanto coraggio ci vuole
per capire il senso compiuto
di un peregrinare
fra mille insidie;
fra un sorriso e cento dolori.
Camminami ancora accanto
e  lascia che io  abiti  in sogno
ancora una volta
i tuoi occhi;uno dei luoghi
più belli che la memoria  conserva,
ed io fermerò le giravolte della memoria
e le  lacrime che rigano il senso
di mille perché senza risposta alcuna.
 
               Anna Laura Cittadino