31 ago 2012

Saudade


Vorrei scrivere oggi qualcosa sulla “nostalgia”. L'etimologia della parola in greco deriva da νόστος (ritorno)) e  άλγος (dolore),dolore del ritorno: uno stato psicologico di tristezza quindi ma anche, secondo me, di speranza nel futuro che verrà.
Parlando di saudade non posso che riferirmi alla cultura brasiliana, perché per il popolo brasiliano la saudade è un sentimento vero e proprio, esattamente come la malinconia, la tristezza, l'assenza di qualcuno o della propria patria, la tormentata volontà di avere di nuovo quello che si è perso; è la forza di non lasciarsi sopraffare da questo struggimento, e’ un dolore, ma anche un piacere che mantiene in vita ciò che non esiste più, è lontano, o non può più tornare. Saudade intesa come malinconia speciale.
Non molto tempo fa qualcuno mi ha scritto che la “saudade” non riesce a scalfire qualcosa di cementato negli anni... balle! La saudade può, a mio avviso, travolgere e stravolgere tutto in un attimo, per la forza con cui ci arriva, per la spinta che subisce il nostro cuore verso l'accettazione o meglio, verso l'accoglierla come parte della nostra vita, in momenti particolari e difficili che possono cambiare, grazie proprio alla volontà di tradurre il passato dando un senso al presente.
“La Saudade e la tristezza, da possibili “assassine”, possono diventare fonte di vita e di piacere, forza di volontà, fonte di ispirazione artistica ed espressiva... nella musica, nella danza ... un modo di sentirsi... e d’essere... che è difficile spiegare/si... “

Susanna


26 ago 2012

La morte non è niente (Sant'Agostino)



La morte non è niente. 
Sono solamente passato dall'altra parte: 
è come fossi nascosto nella stanza accanto. 
Io sono sempre io e tu sei sempre tu. 
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. 
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; 
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. 
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. 
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, 
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano 
quando eravamo insieme. 
Prega, sorridi, pensami! 
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: 
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: 
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. 
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? 
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. 
Rassicurati, va tutto bene. 
Ritroverai il mio cuore, 
ne ritroverai la tenerezza purificata. 
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: 
il tuo sorriso è la mia pace. 





Ho inserito questa poesia di Sant'Agostino perché in questo momento, in cui mi sento letteralmente travolta da un evento doloroso quale la scomparsa di mio fratello, leggendola ho ritrovato serenità e pace nel cuore.
La morte è un evento che soltanto se ti tocca da molto vicino si comprende davvero. Io sono passata accanto ad essa varie volte nella vita e ogni volta ho cercato di viverla, non di allontanarla, perché soltanto affrontando il dolore e permettendo a me stessa di consumarlo fino all'ultima goccia, riesco a rinnovarmi e far rinascere il mio cuore. Ora posso dire di essere più in là... accettando una invisibile presenza non più vestita di carne ma di sottile energia, calda e rassicurante che profuma l'aria che respiro ogni giorno.
Grazie Sebastiano per tutti gli anni che abbiamo condiviso e che ritroveremo!

Susanna

6 ago 2012

In ricordo di mio fratello Sebastiano



Ohi, Lillo Mio!!! Posso chiamarti di nuovo così, come io e Stefano ti abbiamo sempre chiamato fin da bambini? Erano ormai anni che ti avevamo concesso di chiamarti con il tuo vero nome, Sebastiano: un nome bellissimo, il nome di un Santo, che mamma e papà ti hanno dato alla nascita, preferendolo ad un altro.
I nostri tre nomi iniziano tutti con la “S”, come sole e solarità, stelle, sorrisi, serenità, sicurezza, sensazioni... ma anche solitudine, silenzio.
Non era possibile rimanere in silenzio con te accanto, a volte eri tu a pretenderlo e gli altri dovevano rimanere zitti, nel frattempo tu parlavi, ascoltavi; quando decidevi di non rimanere in silenzio, nessuno poteva resisterti.
Il tuo sorriso, Dio mio, quanto sorridevano i tuoi occhi, una tua particolarità che, senza dubbio si accompagnava alla tua grande bontà e generosità di cuore.
I ricordi che ora mi assalgono, quante ne ho dovute sopportare, fratello mio adorato! Mi hai scagliato frecce dal tuo arco, vestito da indiano e seduto su un ramo di ulivo... duri pallini di plastica con il tuo fucile giocattolo, hai storto tutte le mie dita... ma ti adoravo, nonostante i tuoi dispetti. Divenuto grande, sei cambiato, ti sei avvicinato a me senza più gelosie, mi hai compreso, mi hai ascoltato, mi hai donato tutto il tuo più grande affetto, quando mi stringevi nei tuoi forti abbracci... mi chiamavi in continuazione sul cellulare per ogni minima cosa, tanto per sentirmi, spesso anche per ridicole banalità. Ho sempre saputo che in qualche modo ti appoggiavi a me, la più piccola di casa ma orgogliosa di esserti stata accanto anche nelle più grandi difficoltà come nelle stupidaggini della vita.
Un giorno hai deciso di andartene dall'Italia per trasferirti in Brasile e ogni volta, in aeroporto, in miei occhi si riempivano di lacrime pur sapendo che saresti ritornato spesso, almeno una volta all'anno.
Abbiamo condiviso l'incontro con Dio, insieme abbiamo percorso un cammino di affidamento a Lui e di certezze del cuore, abbiamo riso, scherzato e... ecco ancora ricordi delle tue risonanti risate, mi facevi sbellicare con le tue battute e mi hai insegnato tante cose con le tue “perle di saggezza” che sfoderavi sempre al momento opportuno.
Ora verrò a prenderti in aeroporto per l'ultima volta, torni nella tua patria per sempre e, per sempre rimarrai con noi.
Sempre sentirò il tuo caldo abbraccio e mi sentirò protetta dal Cielo ogni volta che entrerai nel mio cuore, spero ogni giorno.
Io e Stefano rimaniamo qui, ad attendere di rivederti, ma non preoccuparti per me, sono in buone mani, rimango con il mio “Avvocato Difensore”! ... Come eri solito chiamare da piccolo nostro fratello Stefano, che accorreva in mio aiuto per proteggermi dalle tue birichinate.
Fratello amato, cosa posso dirti ancora, milioni di ricordi si affollano nel mio cuore e nella mia mente, ne rimane uno in particolare, il più bello, il più recente: un tuo sorriso del 23 agosto 2011, quando nel giorno del mio compleanno mi hai detto: “ Cosa ti regalo? Sono arrivato soltanto ieri e non ho avuto tempo di comprarti nulla...”
Mi hai fatto sempre dei regali bellissimi ma il più importante che la vita e i nostri genitori mi abbiano fatto, è stato quello di avere un fratello come te: unico e speciale! Mandami la tua luce, ti cercherò ogni giorno, in ogni raggio di una nuova alba. Saprò che tu sei là e rimarrai sempre con me.

2 ago 2012

Assenza (Dedicata a mio fratello Sebastiano- 31 luglio 2012)




Affido il mio dolore
alle acque del mare
la sua luce riflessa
illumina il mio cuore.

Calpesto sabbia bagnata
per non sentire
lacrime scorrere
sul viso
ad asciugare il cuore
penserà il caldo sole.

Brucio chilometri
sotto le scarpe
le membra stanche
recuperano vigore.

Una silente voce
lontana
per sempre
vicina resterà.

Un angelo
mi abbraccia
ed io
impalpabile
sotto le sue ali.

Un soffio leggero
mi sfiora
stretta
in un eterno abbraccio
ti chiamo
la tua risposta
ancora non arriva
attendo...

che tu possa danzare
nella luce
di un cielo infinito.

Susanna Polimanti  31 luglio 2012